Simulcast per trasmettere in simultanea dal segnale DVBT (quello di adesso) al DVBT2 (quello del domani).
In Italia si opta per il Simulcast, e questo permettera' di utilizzare la maggior parte delle TV installate nelle case degli italiani.
La Commissione Ue ha deciso di rinnovare il DVBT in DVBT2 con il consenso del commissario Ue dell’economia digitale, Gunther Oettinger, per rendere sempre aggiornato il segnale al 5G, raggiungibile in un giorno non troppo lontano da ogni emittente europea.
Rispetto ad altre nazioni, l’Italia sarà in pari verso il 2022 ma inizierà da prima ad organizzarsi, e per ora prevede e si propone col Simulcast, ovvero, invece di fare una compressione audio-video estrema, verrà eseguita una compressione soft in modo da essere compatibile con la maggior parte delle televisioni in commercio per facilitarne il passaggio.
Si è difatti optato per questo Simulcast per trasmettere in simultanea con l’HDR (High Dynamic Range) dal segnale DVBT (quello di adesso) al DVBT2 (quello del domani).
L’opzione è stata proposta dalla RAI per aggiornarsi ai nuovi segnali Mux che saranno in un futuro sul nuovo HDR, per agevolare il trasferimento di segnale da un vecchio decoder a un decoder di futura nuova generazione per migliorare sempre più il segnale e la qualità video con, volendo, relativo televisore idoneo alla qualità DVBT2 e tecnologia HEVC per godere appieno di una visione ottimale del Simulcast in HD a più di 4K occupando meno spazio sulla banda.
Saran cose che si faranno pian piano e la RAI farà da tramite per rendere la cosa il più agevole possibile cominciando dal 2017 a trasferire qualche Mux (quelli più idonei tipo programmi di calcio, film, ecc…) in DVBT2 e non più sulla banda 700Mhz, in futuro utilizzata dalle compagnie telefoniche.
In poche parole, così facendo, le TelCo avranno tutta loro la banda 700Mhz, e i canali che prima erano lì, si trasferiranno in HEVC comprimendosi per una maggiore qualità video tramite il nuovo DVBT2.
E per mezzo di questo Simulcast così per un po’, DVBT e DVBT2 viaggeranno in contemporanea.
Qualche decoder nuovo in HEVC compatibile col nuovo segnale c’è già in commercio, ma non essendo definitivo, lo si potrà usare per gli apparecchi secondari e non per il principale.
Si sono cercate varie scappatoie affinché in un domani siano tutti a posto senza troppi problemi dando loro tutto il tempo necessario per adeguarsi alla nuova decodifica ed ad un nuovo televisore, quindi questa novità sarà ben accolta.
Ma ci se ne renderà conto solo una volta che la si vivrà in prima persona, perché sarà come trovarsi davvero dentro a un film o seduti in una tribuna dello stadio, o chissà dove…
Per saperne di più su Simulcast, contatta i tecnici de LANTENNISTA.