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Problemi all’antenna TV: che fare?

Impianto antenna Tv

Problemi all’antenna TV? Non esiste guasto impianto TV che un buon tecnico non sappia gestire, individuando dove e come intervenire.

Se è vero che la qualità del segnale antenna TV delle varie parti dell’impianto fornisce un parametro per valutare il tipo di intervento da eseguire, è vero anche che in alcuni casi può esservi una concomitanza di cause ad aver prodotto il problema.

A questo punto, individuare il guasto risulta difficile.

Problemi con antenna TV

Per individuare il guasto è necessario servirsi di prove strumentali e conoscere il sistema su cui si interviene.

Le prove strumentali sono eseguite con un analizzatore di segnali, che visualizza lo spettro nelle modalità “full band” e compie misure sui singoli MUX e trasponder digitali.

Una procedura per circoscrivere le possibili cause di un guasto TV è la seguente:

  • ci si deve accertare se anche gli altri programmi dello stesso MUX DTT o SAT hanno problemi, perché in questo caso vorrebbe dire che il canale di trasmissione ha subito un degrado di qualità, che può essere dovuto ad un calo dell’intensità prodotto da un difetto dell’antenna, ad un calo di potenza del trasmettitore locale o ad un calo di potenza dovuto a condizioni di propagazione nell’ambiente;
  • si deve verificare se anche programmi di altri MUX hanno problemi: se vi è un calo di livello su più canali o MUX, allora bisogna controllare l’orientamento delle antenne o se vi sia un guasto dell’amplificatore o, ancora, un difetto di connessione o di rete;
  • va verificato se tutti i MUX di un’intera banda TV o SAT hanno problemi, perché in questo caso ci troveremmo dinanzi ad un guasto più importante;
  • bisogna controllare se il problema è stato segnalato da una parte degli utenti condominiali: in tal caso, sarebbe coinvolta la rete; un difetto della connessione o il degrado dei cavi o un guasto di un componente della rete può investire solo alcune parti dell’impianto, piani interi o porzioni di piano;
  • si deve controllare se il problema sia relativo ad un unico utente, per cui il guasto riguarderebbe l’impianto dell’utente a partire dal punto di connessione all’impianto condominiale, derivatore o partitore o multiswitch, alle connessioni e alle ramificazioni dei cavi e dei componenti.

Problemi TV: difetti generali

Con il tempo, qualsiasi componente di un impianto TV, che sia un’antenna parabolica, un’antenna UHF, un’antenna VHF, un multiswitch satellitare ecc., subisce un invecchiamento.

Questo può portare a un deterioramento del segnale in maniera più evidente se ci sono anche dei difetti di collegamento dei vari componenti.

Di seguito, spieghiamo in dettaglio cosa succede in questi casi.

Invecchiamento (ossidazione)

L’invecchiamento di un’antenna può portare ad un inevitabile abbassamento costante dell’intensità di segnale ricevuta. Questo abbassamento può essere più ampio nel caso in cui si formi dell’ossido all’interno del dipolo (il gruppo dove viene collegato il cavo).

L’invecchiamento di un amplificatore, invece, può derivare dal riscaldamento continuo dovuto alla dissipazione di potenza da parte dei componenti elettronici interni, i quali surriscaldano parti del circuito, condensatori elettrolitici, resistenze, diodi, transistor, in particolare se l’amplificatore è installato in una parte della casa in cui vi è poca ventilazione.

Nel caso, invece, di un ambiente umido, si producono ossidazioni e cristallizzazioni nei circuiti, che possono far introdurre capacità parassite o fenomeni di conduzione tra parti che andrebbero tenute isolate: ciò, però, avviene in caso di amplificatore con circuiti raggiungibili dall’umidità, con contenitori aperti o con ampie fessure.

Un amplificatore invecchiato deve essere sostituito, ma un tecnico esperto può anche eseguire le dovute riparazioni, per rigenerarlo.

Il principale fattore di invecchiamento di una rete di distribuzione è l’invecchiamento dei cavi coassiali, che possono subire un aumento delle perdite di tipo naturale, come normale invecchiamento, o essere soggetti ad ossidazione, soprattutto in ambienti umidi, come invecchiamento forzato.

Di solito, i cavi vanno sostituiti quando ciò sia indispensabile, ossia quando vi siano danni meccanici seri, come schiacciature o curve strette o ossidazione della calza schermante.

Se si tratta di fenomeni di lieve entità e che riguardano solo un abbassamento generalizzato o omogeneo dei segnali, è possibile provare a compensare la perdita aumentando il guadagno dell’amplificatore di testa, sia per i segnali TV che per i segnali SAT, utilizzando le regolazioni già presenti sull’amplificatore.

In alternativa, si possono sostituire i cavi che abbiano maggiori segni di invecchiamento.

Anche i componenti di distribuzione, quali derivatori e divisori, possono invecchiare, così come i multiswitch.

Collegamento (connettore, morsetti, cavo coassiale)

Quando si parla di cattiva connessione, bisogna fare particolare attenzione alla schermatura della connessione di uscita: la calza del cavo coassiale deve fare bene contatto con la massa del connettore e questo deve essere ben serrato.

Un cattivo contatto o una perdita di schermatura rende l’amplificatore un trasmettitore, che, invece di inviare i segnali semplificati nella rete di distribuzione, li invia nell’etere, o genera segnali spuri, che degradano i segnali TV e SAT.

L’antenna non funziona

I problemi all’antenna TV possono essere di diverso tipo. Oltre ai difetti generali di cui abbiamo parlato poco fa, altri possono essere causati da disorientamento, situazione ricettiva cambiata (accensione o spostamento di canali anche da altre direzioni) e deformazione (rottura di parti).

Disorientamento o situazione ricettiva cambiata (accensione o spostamento di canali anche da altre direzioni)

Se con la vecchia televisione analogica i problemi di segnale debole potevano essere migliorati direttamente, orientando l’antenna o amplificando il segnale, oggi, in caso di digitale terrestre guasto, non è possibile migliorare il degrado delle immagini e per questo è più difficile gestire la cosa.

Nel caso in cui vediate lo schermo nero, invece dei canali, o il vostro decoder non riesca a trovare le emittenti con una sintonizzazione, verificate se anche il vostro vicino abbia gli stessi problemi: se la risposta è no, il problema è nel vostro impianto. Se la risposta è si, allora il problema è nell’impianto centralizzato. L’antenna condominiale non funziona? La cosa migliore da fare è chiamare sempre un antennista per non peggiorare la situazione, anche tramite l’amministratore di condominio.

La mancata ricezione antenna TV potrebbe derivare da una posizione sbagliata dell’antenna di casa, per cui, con l’aiuto di un tecnico e di un misuratore di campo, potete capire se l’antenna percepisce correttamente i canali.

In questo modo, potrete capire se i segnali dei multiplex che raggiungono la vostra casa rientrino nei campi minimi necessari al funzionamento del decoder sopra la soglia di ricezione antenna. 

Verificato il livello dei segnali, se sono insufficienti, avete più alternative per aumentare la qualità del segnale

Prima di tutto, potete migliorare il puntamento dell’antenna e trovare un’altra collocazione più idonea a ricevere i segnali.

Inoltre, potete sostituire l’antenna con una più efficiente, per incrementare il segnale di qualche dB.

Per finire, potete applicare un amplificatore di segnale, da installare il più vicino possibile all’antenna.

Antenna TV rotta: deformazione

Nella maggior parte dei casi, le antenne TV sono esposte all’esterno e, pertanto, sono soggette ad eventi atmosferici di continuo, finendo per usurarsi o essere danneggiate.

Inoltre, i problemi all’antenna TV possono essere causati anche da una cattiva installazione dell’impianto TV.

In tal caso, fissaggio e posizionamento dell’antenna richiedono l’intervento di un antennista, che agisca in modo da ridurre al minimo la possibilità di una rottura o della caduta dell’antenna.

Infatti, anche solo un leggero spostamento dell’antenna, dovuto ad un erroneo fissaggio, può causare una qualità dell’immagine più bassa. Nel caso delle parabole può accadere che anche se fissate bene, il vento le faccia ruotare di qualche grado, con conseguente attenuazione o perdita completa del segnale Tv.

La situazione non è grave, ma è necessario in ogni caso l’aiuto del tecnico antennista per ripuntare l’antenna.

Difetto di amplificazione: antenna condominiale non funziona

Quando si ha a che fare con un impianto TV-SAT condominiale, può accadere che si verifichi un calo generale del livello dei segnali alle prese di utente: ciò può essere causato da un difetto di amplificazione.

Il difetto di amplificazione può derivare da un guasto elettrico nei circuiti di amplificazione integrati nei centralini TV, nei multiswitch satellitari e negli amplificatori di linea o intermedi.

Il difetto interessa parti attive, che si servono quindi di alimentazione elettrica, per cui può accadere che il malfunzionamento dell’amplificatore sia dovuto all’alimentatore antenna guasto, che forse viene più sollecitato nel funzionamento.

Tra i difetti di amplificazione rientrano: perdita di guadagno, distorsione, rumore di fondo (hum di rete), invecchiamento, collegamento (connettore, morsetti, cavo coassiale).

Difetto di distribuzione

La rete di distribuzione può influenzare la qualità dei segnali e causare malfunzionamenti dell’impianto.

Tra i difetti di distribuzione vi sono: modifiche recenti alla rete, falsi contatti, traumi meccanici o elettrici, cattiva progettazione o realizzazione.

Modifiche recenti alla rete

Tra le cause più comuni di difetti improvvisi, vi sono le modifiche alla rete fatte all’impianto in modo superficiale, senza studiarne le conseguenze.

Ciò può accadere in quelle abitazioni dove la distribuzione televisiva condominiale passa all’interno agli appartamenti. Se un utente crea una ramificazione diversa della sua rete interna all’unità abitativa per dotarsi di una presa TV-SAT in più, succede che “toglie” del segnale agli appartamenti sottostanti. In questi casi è suffciente dotarsi di un amplificatore da inserire nella presa Tv, e poi collegare la ramificazione a valle dell’amplificatore. In questo modo non si tocca l’impianto condominiale.

Falsi contatti

Identificare e individuare un falso contatto è sempre complicato, tuttavia è possibile farlo utilizzando una serie di misure ad hoc, così da circoscrivere il componente difettoso.

È possibile confrontare la qualità dei segnali prelevabili dalle prese di due appartamenti dello stesso piano per verificare se il difetto riscontrato sia presente anche sulle linee di un utente dello stesso piano.

In questo caso, il falso contatto è causato dal connettore di ingresso del derivatore di quel piano oppure su quello di uscita del derivatore del piano superiore.

Inoltre, essendo i segnali distribuiti a “radiofrequenza”, un contatto alterato può scatenare un’alterazione della curva di risposta del sistema e la comparsa di difetti solo su alcuni canali.

Con un analizzatore di spettro, però, è possibile identificare un andamento alterato delle risposte in frequenza.

Traumi meccanici o elettrici

Un cattivo funzionamento dell’impianto TV-SAT può dipendere anche da traumi subiti dalla rete

Da un punto di vista meccanico, i danni più rilevanti riguardano i cavi coassiali, che, se strattonati durante l’infilaggio nei tubi, possono perdere le loro qualità originarie.

Altri tipi di traumi meccanici possono riguardare le prese di utente, che, se maltrattate, possono aver perso l’elasticità di tenuta dei connettori TV a innesto, con conseguente falso contatto di massa.

Si possono verificare anche traumi elettrici, quando i cavi coassiali sono infilati in tubi in cui vi siano altri cavi elettrici. Questo è assolutamente da evitare, oltre a rendere l’impianto non a norma.

Anche eventuali sovratensioni indotte da scariche atmosferiche possono comportare guasti al cavo e alle apparecchiature connesse, che possono essere lievi o immediate con perforazione del cavo e conseguente messa in conduzione di calza e conduttore centrale.

Gli apparecchi elettronici collegati al cavo, filtri, amplificatori, miscelatori, multiswitch, LNB che ricevono sovratensioni si possono guastare per bruciatura di componenti interni (diodi, transistor, circuiti integrati), per alterazioni dovute allo scoppio dei condensatori elettrolitici, per introduzione di bruciature del circuito stampato che generano strati resistivi che mettono in conduzione parti che devono invece stare isolate e via dicendo.

In tutti questi casi, purtroppo, si deve sostituire l’apparecchiatura danneggiata.

Cattiva realizzazione o progettazione

Nell’ipotesi di un guasto impianto TV non si possono escludere errori in fase di progettazione o di montaggio, che possono portare un malfunzionamento dell’impianto e un segnale degradato.

Se il malfunzionamento si è manifestato solo di recente, si può ritenere che l’impianto sia stato dimensionato con parametri di qualità minimi: senza la creazione di un adeguato margine, infatti, alcuni rami dell’impianto sono più a rischio di una perdita di segnale.

In fase di progettazione, si cercano soluzioni per garantire alle prese dell’impianto segnali di qualità paragonabile.

Se sono state sottovalutate le differenze e vi dovesse essere un calo di 6 dB dei segnali in arrivo, sia SAT che TV, uno o più utenti o interi piani di un edificio possono trovarsi a ricevere segnali in condizioni al limite della ricevibilità.

Lo stesso può accadere quando, in fase di installazione, il tecnico abbia improvvisato soluzioni diverse a causa di imprevisti riscontrati durante il montaggio.

Ma l’unico modo per scacciare tutti i dubbi e avere una diagnosi precisa e corretta del guasto verificatosi, è rivolgersi a un tecnico esperto che sappia fornirvi tutte le informazioni del caso, e le relative soluzioni. Contattateci.

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Consigli utili , sono rimasto alle vecchie antenne , la tecnologia avanza serve professionalità . Seguirò consiglio di antennista con strumentazione adeguata ....